I L’adesione di Con­fa­gri­col­tu­ra Pisto­ia all’accordo nazio­na­le fra Gover­no e par­ti sociali

Vac­ci­na­zio­ni nei luo­ghi di lavo­ro: sì di 10 azien­de e dell’ufficio pro­vin­cia­le di Confagricoltura

Il lavo­ro agri­co­lo è a “bas­so rischio” di con­ta­gio da Covid per l’INAIL con solo l’1,5% del tota­le del­le denun­ce per­ve­nu­te, ma Con­fa­gri­col­tu­ra vuo­le dare il suo con­tri­bu­to alla ripre­sa del Pae­se. Il diret­to­re pro­vin­cia­le Lom­bar­di: «la par­te­ci­pa­zio­ne è volon­ta­ria e c’è anco­ra tem­po per ade­ri­re pro­po­nen­do pun­ti di vac­ci­na­zio­ne nel­le pro­prie azien­de». Oltre alla som­mi­ni­stra­zio­ne diret­ta, pos­si­bi­li con­ven­zio­ni con strut­tu­re sani­ta­rie pri­va­te e l’INAIL

«Già die­ci azien­de socie del­la nostra Unio­ne pro­vin­cia­le han­no ade­ri­to al Pro­to­col­lo met­ten­do a dispo­si­zio­ne le sedi azien­da­li per crea­re i cosid­det­ti “pun­ti straor­di­na­ri di vac­ci­na­zio­ne”. Anche noi come uffi­cio pro­vin­cia­le met­tia­mo a dispo­si­zio­ne la sede per vac­ci­na­re i nostri dipen­den­ti e offria­mo sup­por­to e coor­di­na­men­to alle impre­se agri­co­le che voglio­no aderire».

A ren­der­lo noto è il diret­to­re di Con­fa­gri­col­tu­ra Pisto­ia Danie­le Lom­bar­di, che annun­cia che le azien­de agri­co­le asso­cia­te inte­res­sa­te sono anco­ra in tem­po per par­te­ci­pa­re, in una o l’altra del­le moda­li­tà pre­vi­ste, al “Pro­to­col­lo nazio­na­le per la rea­liz­za­zio­ne dei pia­ni azien­da­li fina­liz­za­ti all’attivazione di pun­ti straor­di­na­ri di vac­ci­na­zio­ne anti SARS-CoV‑2/­Co­vid-19 nei luo­ghi di lavo­ro” sot­to­scrit­to ieri l’altro dal Gover­no e le par­ti socia­li, fra le qua­li anche Con­fa­gri­col­tu­ra. E a tal fine con­si­glia agli impren­di­to­ri agri­co­li soci di con­tat­ta­re l’ufficio pro­vin­cia­le: 0573–21231 o pistoia@confagricoltura.it entro il pros­si­mo 30 aprile.

«Con il Pro­to­col­lo vie­ne data una rispo­sta con­cre­ta all’interesse mani­fe­sta­to da diver­se impre­se agri­co­le asso­cia­te di medie-gran­di dimen­sio­ni a por­re in esse­re tut­te le ini­zia­ti­ve neces­sa­rie per la vac­ci­na­zio­ne dei pro­pri dipen­den­ti» ha dichia­ra­to ieri il vice­pre­si­den­te nazio­na­le di Con­fa­gri­col­tu­ra con dele­ga al Lavo­ro San­dro Gam­buz­za. Il set­to­re pri­ma­rio può dun­que for­ni­re il suo fat­ti­vo con­tri­bu­to alla rea­liz­za­zio­ne del Pia­no vac­ci­na­le nazio­na­le, anche se il lavo­ro agri­co­lo è clas­si­fi­ca­to a “bas­so rischio” dall’INAIL rispet­to al con­ta­gio da Covid. Infat­ti le denun­ce di infor­tu­nio sul lavo­ro da Coro­na­vi­rus segna­la­te dall’inizio dell’epidemia in agri­col­tu­ra rap­pre­sen­ta­no sol­tan­to l’1,5% del tota­le del­le denun­ce per­ve­nu­te (dati INAIL del 6–4‑21).

L’adesione al Pro­to­col­lo da par­te del­le impre­se agri­co­le è asso­lu­ta­men­te volon­ta­ria e potran­no ade­ri­re tut­ti i dato­ri di lavo­ro del set­to­re, indi­pen­den­te­men­te dal nume­ro di lavo­ra­to­ri occu­pa­ti. Anche se, vero­si­mil­men­te, saran­no le impre­se di cer­te dimen­sio­ni ad esse­re mag­gior­men­te inte­res­sa­te, poten­do con­ta­re su spa­zi ade­gua­ti. In ogni caso, pre­ci­sa il diret­to­re di Con­fa­gri­col­tu­ra Pisto­ia Lom­bar­di, le auto­riz­za­zio­ni «saran­no poi subor­di­na­te alle futu­re linee gui­da e alla rispon­den­za dei loca­li mes­si a dispo­si­zio­ne con i para­me­tri che saran­no impo­sti, per ades­so è solo una mani­fe­sta­zio­ne di inte­res­se da par­te del­le azien­de». Ovvia­men­te le pro­ce­du­re di ade­sio­ne al pia­no di vac­ci­na­zio­ne nei luo­ghi di lavo­ro saran­no sup­por­ta­te dal­le sedi ter­ri­to­ria­li di Confagricoltura.

La som­mi­ni­stra­zio­ne del vac­ci­no potrà avve­ni­re secon­do tre diver­se moda­li­tà: som­mi­ni­stra­zio­ne diret­ta in azien­da (con costi a cari­co del dato­re di lavo­ro, sal­vo i vac­ci­ni che saran­no for­ni­ti dal­le auto­ri­tà sani­ta­rie regio­na­li); som­mi­ni­stra­zio­ne in con­ven­zio­ne con strut­tu­re sani­ta­rie pri­va­te (anche per il tra­mi­te del­le sedi ter­ri­to­ria­li di Con­fa­gri­col­tu­ra); som­mi­ni­stra­zio­ne tra­mi­te l’INAIL (per i dato­ri di lavo­ro che non sono tenu­ti alla nomi­na del medi­co com­pe­ten­te ovve­ro non pos­sa­no fare ricor­so a strut­tu­re sani­ta­rie private).

«Attra­ver­so la vac­ci­na­zio­ne in azien­da, le impre­se agri­co­le – ha sot­to­li­nea­to San­dro Gam­buz­za — voglio­no for­ni­re il loro con­tri­bu­to ad un ritor­no gra­dua­le alla nor­ma­li­tà, con­di­zio­ne neces­sa­ria per la ripre­sa eco­no­mi­ca del Paese».