PISTOIA, 6 set­tem­bre 2024 – Non va dimi­nui­to l’impatto del­la cac­cia al cin­ghia­le nell’area indi­vi­dua­ta dal­la Regio­ne Tosca­na come non voca­ta a que­sto ani­ma­le, nel ter­ri­to­rio pistoiese.

A sot­to­li­near­lo sono Con­fa­gri­col­tu­ra Pisto­iae Cia Tosca­na Cen­tro e  che espri­mo­no la loro tota­le con­tra­rie­tà a que­sta ipo­te­si. Situa­zio­ne che acca­dreb­be, se si con­cre­tiz­zas­se l’intenzione dell’ATC Pisto­ia 11 di riser­va­re ai soli selet­to­ri iscrit­ti alle squa­dre di cac­cia al cin­ghia­le, esclu­den­do tut­ti gli altri, la pos­si­bi­li­tà di pre­le­va­re l’animale in buo­na par­te dell’area non voca­ta, una fascia di 400 metri in linea d’aria inte­res­sa­ta da col­ti­va­zio­ni e cen­tri abi­ta­ti in cui la pre­sen­za di ungu­la­ti dovreb­be esse­re ten­den­te a zero.

“Vista la mas­sic­cia pre­sen­za di cin­ghia­li che con­ti­nua­no a imper­ver­sa­re a ridos­so dei cen­tri abi­ta­ti ed in mez­zo alle col­ti­va­zio­ni e che non si rie­sce a con­te­ne­re mal­gra­do gli sfor­zi dei cac­cia­to­ri e degli orga­ni di vigi­lan­za, sia­mo dell’opinione che il pre­lie­vo dovreb­be esse­re incre­men­ta­to ed incen­ti­va­to e non ridot­to od osta­co­la­to” sot­to­li­nea il pre­si­den­te di Cia Tosca­na Cen­tro, San­dro Orlan­di­ni.

“Tan­to più nel momen­to attua­le – aggiun­ge il pre­si­den­te di Con­fa­gri­col­tu­ra Pisto­ia, Luca Magaz­zi­ni -, visto che la minac­cia dell’epidemia del­la Peste sui­na afri­ca­na, con il suo cari­co di restri­zio­ni e dan­ni per gli alle­va­men­ti e di limi­ta­zio­ni per tut­te le atti­vi­tà all’aperto, incom­be sul­la pro­vin­cia di Pistoia”.

Per que­sto – con­clu­do­no Cia Tosca­na Cen­tro e Con­fa­gri­col­tu­ra Pisto­ia — voglia­mo lan­cia­re un appel­lo all’ATC, alla Regio­ne Tosca­na ed a tut­ta la poli­ti­ca, per­ché que­sta misu­ra di limi­ta­zio­ne alla cac­cia, non ven­ga attuata.

Con­fa­gri­col­tu­ra Pistoia