Riepiloghiamo di seguito le varie scadenze P.A.C. e P.S.R. al 15 MAGGIO 2019.
Si informa che l’Unione, per tramite della Federazione Regionale, ha chiesto una proroga per tali scadenze, oltre che avere chiesto insistentemente un’apertura o riapertura della misura concernente la presentazione delle domande per l’AGRICOLTURA BIOLOGICA
− POLITICA AGRICOLA COMUNE (P.A.C.): • Domanda Unica 2019
Cosa occorre:
- Documento di identità valido del preposto alla firma e smart card e PIN per la firma digitale;
- Elenco particellare e relativa occupazione del suolo, da rappresentare graficamente “a parcella” (ad esempio grano duro, olivo, vigneto,etc.). Per le superfici olivate è necessario indicarne anche il numero di piante;
- Eventuale nuovo codice “IBAN” (di 27 caratteri alfanumerici) per l’accredito diretto dell’aiuto, con attestazione della Banca da cui si evinca anche l’intestatario del C/C;
- Visure catastali e/o della Camera di Commercio nuove, qualora fossero intervenute variazioni,anche marginali, rispetto alla campagna 2018;
- Copia contratti di affitto e/o comodati, registrati, nuovi o rinnovati, rispetto al 2018.
Tutta la DOCUMENTAZIONE DI CUI SOPRA serve anche ad aggiornare il “fascicolo aziendale”attorno al quale ruota l’erogazione degli aiuti comunitari.
− AGRICOLTURA BIOLOGICA: • Presentazione PROGRAMMA ANNUALE DELLE PRODUZIONI (P.A.P.)
− MISURA 8.1: Forestazione.
− PIANO DI SVILUPPO RURALE (P.S.R.) DELLA REGIONE TOSCANA: • MISURA 10 – Pagamenti agro-climatico ambientali:
v Operazione 10.1.1 “Conservazione del suolo e della sostanza organica”;
v Operazione 10.1.2 “Miglioramento della gestione degli input chimici e idrici”;
v Operazione 10.1.4 “Conservazione di risorse genetiche animali per la salvaguardia della biodiversità”;
v Operazione e 10.1.5 “Coltivazione delle varietà locali, naturalmente adattate alle condizioni locali, a rischio di estinzione”.
I soggetti beneficiari del sostegno sono tutti gli agricoltori ai sensi dell’art.2135 del Codice Civile, con esclusione dei soli imprenditori che negli ultimi 10 anni abbiano riportato sentenze definitive di condanna per violazione di normative in materia di lavoro (è opportuno porre anche attenzione al possibile mancato versamento, da parte dei datori di lavoro, della quota parte dei contributi agricoli unificati e dei contributi fimi trattenuti in busta paga al lavoratore).
Tutte le 4 tipologie di impegno hanno durata quinquennale.
Le operazioni 10.1.1 “Conservazione del suolo e della sostanza organica”, 10.1.2 “Miglioramento della gestione degli input chimici e idrici”, e 10.1.5 “Coltivazione delle varietà locali, naturalmente adattate alle condizioni locali, a rischio di estinzione”, prevedono il pagamento di un premio annuale ad ettaro di superficie coltivata ricadente nel territorio della Regione Toscana, e vi si può aderire separatamente o in combinazione, mentre l’operazione 10.1.4 “Conservazione di risorse genetiche animali per la salvaguardia della biodiversità”, prevede invece l’erogazione di un premio annuale per Unità di bestiame adulto (UBA), per il mantenimento di riproduttori di varie razze di bestiame autoctone della Toscana minacciate dal rischio di abbandono, destinata a favorire il mantenimento dei riproduttori appartenenti a queste razze.
La SCADENZA per la presentazione delle domande di adesione alle operazioni di cui sopra, con compilazione di specifica DUA (Dichiarazione Unica Aziendale) nell’ambito del sistema informativo ARTEA, è attualmente fissata al 15 MAGGIO 2019, sebbene la nostra Federazione Regionale si stia adoperando per ottenere una proroga.
Le graduatorie sono individuali per ciascuna “operazione” ed hanno validità a livello regionale (non più provinciale). I criteri di priorità ed il riconoscimento del punteggio, sono collegati unicamente alla localizzazione dei terreni condotti (se ricadenti in Zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, se in zone ZVN (Zone Vulnerabili a Nitrati), se in Siti Natura 2000 o in Aree Protette e SIR (Siti Interesse Regionale).
Tutte queste informazioni vengono ad essere rilevate direttamente dal fascicolo del produttore.
Si fornisce, a seguire, un breve riassunto delle operazioni attivate con allegati i quattro rispettivi atti. Si invitano, pertanto, le aziende a visionare attentamente il materiale per valutare la possibilità di potere rispettare gli obblighi e gli impegni previsti dal bando di interesse:
Tipo di operazione 10.1.1 “Conservazione del suolo e della sostanza organica” – dotazione finanziaria per l’annualità 2019: € 490.000.
Il bando è finalizzato alla promozione di pratiche produttive che favoriscono la tutela del suolo da fenomeni erosivi, da dissesto idrogeologico, da frane e da alluvioni, favorendo al contempo l’incremento della sostanza organica nei suoli ed il contenimento della desertificazione.
La superficie minima a premio per UTE è pari ad 1 ha di seminativo o ad 1 ha di coltura arborea specializzata, castagneti esclusi, e deve interessare almeno il 20% della superficie a seminativi (esclusi dal calcolo i pascoli ed i prati permanenti) od il 50% di colture arboree specializzate (esclusi i castagneti).
L’operazione prevede uno dei seguenti impegni finanziabili: 1. Semina su sodo (fatta con il solo uso di seminatrici speciali); 2. Introduzione di colture da copertura e da sovescio (terreno lavorato con lavorazione minima); Semina su sodo + colture di copertura; 3. Inerbimento delle colture arboree specializzate (semina obbligatoria).
La superficie su cui grava l’impegno può variare annualmente sia come localizzazione che come numero di ettari. Il trasferimento di superfici che fanno parte dell’UTE a impegno si configurano come semplici alienazioni o acquisizioni di superfici. L’importante è il rispetto delle percentuali minime di superficie. A partire dal giorno seguente l’approvazione della graduatoria, il richiedente ammesso a beneficio è obbligato alla tenuta dei registri delle operazioni colturali e di magazzino messi a disposizione da Artea nel proprio sistema
informativo nel rispetto dei contenuti e delle modalità di compilazione previste. Le registrazioni devono essere effettuate entro 30 giorni dall’esecuzione delle operazioni o dall’acquisto dei prodotti o delle sementi. Le inadempienze dovute al non rispetto degli impegni provocano una riduzione del pagamento fino all’esclusione dal beneficio.
Tipo di operazione 10.1.2 “Miglioramento della gestione degli input chimici e idrici” — Dotazione finanziaria per l’anno 2019: € 1.070.000
Il bando punta a promuovere pratiche di produzione che migliorano la gestione dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti attraverso il rispetto dei disciplinari di cui alla legge regionale n.25/99 che disciplina la produzione integrata in Toscana. Inoltre, pone attenzione alla gestione degli interventi irrigui.
La superficie minima a premio deve essere pari ad almeno 1 ha, eccettuato per le colture ortive ed officinali per le quali il limite è 0,50 ha.
L’operazione prevede l’attivazione dei seguenti impegni finanziabili:
- “Miglioramento della gestione degli input chimici” (difesa, diserbo e fertilizzazione nel rispetto delle “Norme tecniche agronomiche” ed alle schede di produzione redatte per singola coltura di cui alla l. r. n.25/99 per le produzioni agricole ottenute con metodo dell’agricoltura integrata);
- In presenza di colture irrigue è obbligatoria anche l’adesione all’impegno “Miglioramento della gestione degli input idrici”.
Le superfici interessate dagli impegni non possono ridursi o variare nel corso del periodo di impegno quinquennale, pena la riduzione ed il recupero delle somme eventualmente già erogate per le superfici in diminuzione, fino alla revoca del sostegno. Sono fatti salvi i casi di subentro.
Tra i numerosi impegni previsti:
- campionamenti del terreno all’inizio ed alla fine dell’impegno (con specifiche tempistiche), con possibilità di una relazione di omogeneità dei terreni redatta da un professionista iscritto all’Albo professionale del settore agricolo;
- taratura strumentale delle irroratrici (con specifiche tempistiche);
- bilancio idrico per le colture dichiarate annualmente irrigue;
- predisposizione annuale per ciascuna coltura del piano di fertilizzazione redatto da un tecnico con titolo di studio nel settore agricolo;
- tenuta dei registri delle operazioni colturali e di magazzino messi a disposizione da Artea nel proprio sistema informativo, con aggiornamento dei registri entro 15 giorni dall’esecuzione dell’intervento o dell’operazione colturale, o dall’acquisto dei prodotti;
- rispetto dei principi generali e delle schede tecniche colturali (agronomiche e di difesa e controllo delle infestanti) previste per le produzioni agricole ottenute con il metodo dell’Agricoltura Integrata, L.R. n.25/99 (si riporta, al riguardo, il link di AgroAmbiente.Info (http://agroambiente.info.arsia.toscana.it/arsia/arsia14), per consentire all’azienda di
accedere direttamente alle schede tecniche aggiornate di difesa, diserbo e fertilizzazione per ciascuna coltura (l’aggiornamento può avvenire agni anno) e per disporre tempestivamente dei dati agrometeorologici necessari per l’effettuazione dei trattamenti).
Le inadempienze dovute al mancato rispetto degli impegni provocano una riduzione del premio fino all’esclusione dal beneficio.
Tipo di operazione e 10.1.5 “Coltivazione delle varietà locali, naturalmente adattate
alle condizioni locali, a rischio di estinzione” - Dotazione finanziaria per il 2019: € 46.000
Il bando è volto a sostenere la reintroduzione sul territorio regionale, delle varietà locali, minacciate di erosione genetica, di seguito dette “varietà locali a rischio di estinzione” al fine di scongiurare l’estinzione e di tutelare la biodiversità agraria dei territori toscani. Il tipo di operazione prevede due interventi:
- 10.1.5.a “Coltivazione di varietà locali a rischio di estinzione di specie erbacee”
- 10.1.5.b “Coltivazione di varietà locali a rischio di estinzione di specie legnose da frutto” (escluso vite).
Le varietà ammesse devono essere iscritte almeno nel Repertorio regionale della LR 64/04.
Inoltre, le specie erbacee devono risultare iscritte nel “registro nazionale delle varietà per la commercializzazione delle sementi” come “varietà da conservazione”, mentre le specie legnose da frutto, devono esserlo nel “Registro nazionale per la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione delle piante da frutto destinate alla produzione di frutti”. Le varietà ammesse sono riportate negli allegati al bando, che vengono periodicamente aggiornati. Per le varietà di specie agrarie la superficie minima di coltivazione è pari ad 1 ha; per le varietà orticole è pari a 100 mq per varietà e 200 mq per appezzamento; per le specie legnose da frutto è ammesso a pagamento un numero minimo di 100 piante per una superficie minima di 2.000 mq (possono essere ammessi a pagamento impianti esistenti e nuovi impianti).
Dall’inizio dell’impegno il richiedente è obbligato alla registrazione delle operazioni di magazzino utilizzando registri cartacei o informatici, compresi quelli messi a disposizione da ARTEA nel proprio sistema informativo. Le registrazioni devono essere effettuate entro 30 giorni dall’esecuzione delle operazioni, salvo diverse disposizioni normative più restrittive o specifiche.
La superficie su cui si applica l’impegno relativamente alle specie erbacee, può variare da un anno all’altro e non si applica ad appezzamenti fissi. Per le specie legnose da frutto, le superfici interessate dagli impegni non possono ridursi o variare nel corso del quinquennio, pertanto gli impegni si applicano ad appezzamenti e ad ettari fissi.
Tipo di operazione 10.1.4 “Conservazione di risorse genetiche animali per la salvaguardia della biodiversità” – dotazione finanziaria 2019: € 280.000
Il bando è volto alla salvaguardia della grande biodiversità di razze animali della Toscana, ed in particolare a quelle a rischio di estinzione a causa della loro bassa produttività e quindi alla bassa redditività per l’allevatore. Il bando intende contribuire a colmare, almeno parzialmente, questo differenziale di reddito, erogando agli allevatori premi annuali per il mantenimento dei riproduttori di queste razze autoctone minacciate dal rischio di abbandono.
Sono ammissibili al sostegno solo alcune razze, iscritte al Repertorio Regionale di cui alla L.R. 64/04:
- per i Bovini: Calvana – Garfagnina – Maremmana – Pisana – Pontremolese – Romagnola;
- per gli Ovini: Appenninica – Garfagnina Bianca – Pecora dell’Amiata – Pomarancina – Zerasca – Massese;
- per i Caprini: Capra della Garfagnana – Capra di Montecristo;
- per gli Equini/asinini: Maremmano – Monterufolino — Cavallo Appenninico – Cavallo Bardigiano – Asino dell’Amiata;
- per i Suini: Cinta senese.
Il premio è concesso se la consistenza minima di stalla è pari a 1 UBA. Il beneficiario è tenuto al rispetto di quanto previsto dal libro genealogico o dal registro anagrafico cui sono iscritti i capi della razza allevata. L’allevamento in cui sono mantenuti gli animali a impegno deve essere condotto in purezza, cioè le fattrici devono essere fecondate da maschi della stessa razza. Nel corso del quinquennio è prevista una tolleranza in diminuzione del numero dei capi fino al 20% rispetto al numero dei capi iniziale, a condizione che la consistenza rimanga sempre al di sopra di 1 UBA.
Allegati:
− Allegato A ‑Tipo di operazione 10.1.1 “Conservazione del suolo e della sostanza organica”;
− Allegato B — Tipo di operazione 10.1.2 “Miglioramento della gestione degli input chimici e idrici”;
− Allegato C — Tipo di operazione 10.1.4 “Conservazione di risorse genetiche animali per la salvaguardia della biodiversità”;
− Allegato D — Tipo di operazione e 10.1.5 “Coltivazione delle varietà locali, naturalmente adattate alle condizioni locali, a rischio di estinzione”.
ALLEGATI:
Allegato A misura 10.1.1 Conservazione suolo e sostanza organica 2019
Allegato B misura 10.1.2 Miglioramento gestione imput idrici e chimiciAllegato
C misura 10.1.4 Conservazioni risorse genetiche animali 2019
Allegato D misura 10.1.5 Coltivazione varietà locali a rischio estinzion…
Cordiali saluti,
Ufficio Tecnico